Borgo San Lorenzo per la “Giornata mondiale contro l’omofobia”

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Consigliera Ciardi: "Amministrazione in prima linea contro la cultura dell’odio"

L’Amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo prende posizione contro le discriminazioni e i pregiudizi basati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere promuovendo la cultura del rispetto, dell’inclusione e ponendo una bandiera Rainbow sulla facciata del Palazzo comunale. Un simbolo, utilizzato in tutto il mondo, di solidarietà alle comunità LGBTQ.

Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, ma la strada da fare per contrastare i pregiudizi e le violenze è ancora lunga.
L'Italia si trova agli ultimi posti in Europa come progresso per i diritti civili e umani. In tutto il mondo sono più di 70 gli stati nei quali l’omosessualità è un reato e 13 quelli in cui è prevista la pena di morte.
Indagini statistiche di Amnesty International-Doxa ci dicono che l’Italia è il paese dove il 55,9 % degli intervistati si dichiara d’accordo con l’affermazione “se gli omosessuali fossero più discreti sarebbero meglio accettati” mentre il 29,7 % dice che “la cosa migliore per un omosessuale è dire agli altri di non esserlo”.

“Dato che nessuno di noi sceglie il proprio orientamento sessuale così come non sceglie il colore della pelle o dei capelli, questa cultura ancora diffusa di bullismo e violenza va estirpata, non è più accettabile in un paese civile come il nostro - ribadisce la Consigliera delegata alle Pari Opportunità Stefania Ciardi -. Dobbiamo comprendere che chi discrimina o aggredisce per questi motivi oltre a ledere la dignità della persona compie un crimine grave.  L' amministrazione di Borgo San Lorenzo è in prima linea contro la cultura dell’odio e a fianco di quelle persone che si sentono discriminate solo per la propria condizione personale. La giornata contro l’omofobia è molto importante - continua Stefania Ciardi - pone al centro del dibattito pubblico la necessità di un cambiamento culturale, che sta già avvenendo, grazie anche alla mobilitazione dell’opinione pubblica che da mesi chiede l’approvazione della Legge Zan. Il Ddl Zan punisce i crimini d’odio verso donne omosessuali e disabili oltre a mettere in campo una serie di azioni positive per l’educazione al rispetto e all’inclusione.  Il consiglio Comunale nel settembre 2020 ha approvato una mozione a sostegno della legge Zan quando ancora doveva essere approvata alla Camera dei Deputati, auspichiamo che venga approvata molto presto anche al Senato perché non è più rimandabile visti i tanti episodi di omofobia che leggiamo ogni giorno nelle cronache, molti anche in Toscana. Sta cambiando e cambierà la cultura a favore dell’inclusione e delle pari opportunità per tutti e giornate come questa, aiutano a prendere consapevolezza di quanto l’omofobia sia un fenomeno troppo silente e l’omosessualità ancora considerata una parola impronunciabile nella nostra cultura”.

Ultimo aggiornamento: Lun, 17/05/2021 - 15:15